41^ edizione del Convegno di Riccione
Grande partecipazione alla sessione ASAPS
(ASAPS) RICCIONE 15.09.2022 – “Circolazione stradale in pratica”, aggiornamenti, approfondimenti, procedure in materia di circolazione stradale, questo il filo conduttore della sessione ASAPS alla 41esima edizione de “Le Giornate di Polizia Locale e Sicurezza Urbana”, tenutasi nel pomeriggio di mercoledì 15 settembre a Riccione. Una sessione in cui, ancor prima della chiusura delle iscrizioni, l’organizzazione del convegno aveva registrato grande partecipazione poi confermata dalla nutrita presenza in sala. Un dato che ancora una volta ci lusinga non poco, e che conferma la centralità del convegno di Riccione una volta ancora magistralmente organizzato dal Gruppo Maggioli cui va tutto il nostro plauso per la perfetta riuscita dell’iniziativa.
Il tavolo dei relatori
Giordano Biserni, presidente ASAPS, ha aperto il lavori richiamando la triste attualità sull’incidentalità stradale soffermandosi sui dati ricavati dagli speciali osservatori ASAPS, da cui ricavare in tempo reale la situazione oggettiva rispetto ai fenomeni infortunistici - e non solo - del nostro tempo in cui, sempre più spesso a pagare un altissimo prezzo sono le così dette fasce deboli… un esempio per tutti: la mortalità infantile strada correlata, che già alla data del 15 settembre ha raggiunto lo stesso numero di bambini deceduti nel 2021… cifre che devono far pensare…
E’ poi scandaloso - sempre secondo il presidente ASAPS - che nei programmi dei partiti per le elezioni del 25 settembre non si sia visto nessun impegno sulla sicurezza stradale e che nel Dossier sicurezza del Ministero dell’Interno, diffuso a Ferragosto 2022, non sia stata scritta una sola parola sulla sicurezza stradale è veramente sconcertante.
Primo relatore in ordine apparizione Luigi Altamura, Comandante della Polizia Locale di Verona il quale, ha illustrato in modo schematico ed incisivo le novità sul c.d. decreto "autovelox". E' finalmente pronto dopo ben 12 anni il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di concerto con il Ministero dell'Interno sulle modalità di collocazione ed uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento previste dall'art. 142 del codice della strada. Tali nuove norme erano previste dall'art. 25, comma 2, della legge 29 luglio 2010, n. 120. Un provvedimento molto atteso che porterà sicuramente maggiori certezze sia per gli operatori degli organi di polizia stradale ma anche per i cittadini. Il decreto è formato da 6 articoli e un lungo allegato tecnico. Molti gli aspetti di rilievo, come ad esempio l'equiparazione dei termini "approvazione" ed "omologazione" in riferimento alle disposizioni contenute nel codice della strada e nel regolamento. Vengono indicate le modalità di collocazione per le postazioni di controllo di nuova installazione, fisse, mobili ed a bordo veicolo in movimento. Per le postazioni fisse esistenti, entro un anno dall'entrata in vigore deò decreto, dovrà essere verificata la sussistenza delle condizioni per la collocazione, che potranno comunque rimanere attive al massimo per tre anni in caso di mancato rispetto di una o più condizioni. Il segnalamento delle postazioni dovrà essere conforme all'allegato tecnico che per le postazioni esistenti dovrà essere adeguata entro due anni dall'entrata in vigore del provvedimento. Dispositivi e sistemi approvati prima dell'entrata in vigore del decreto ministeriale n. 282/2017 ovvero, comunque non conformi allo stesso decreto, potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2021. Molte insomma le novità illustrate ma che prenderanno forma definitiva dopo l'approvazione in Conferenza Unificata, prevista nelle prossime settimane.
Giordano Biserni, presidente ASAPS e Luigi Altamura, Comandante della Polizia Locale di Verona
Sulla questione della circolazione dei veicoli in disponibilità di agenti diplomatici, consolari e degli appartenenti alle organizzazioni internazionali, si è incentrato il sempre brillante intervento di Gianluca Fazzolari, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, che nella sua esposizione tecnico giuridica, sebbene interessi un segmento minimo o, se preferite, poco rilevante del fenomeno circolatorio nazionale, ha condotto l’uditorio in un percorso caratterizzato da aspetti interdisciplinari nel quale, per forza di cose, necessariamente confluiscono gli aspetti caratterizzati dal contenuto dei trattati internazionali in materia di immunità diplomatica e del diritto della circolazione (nazionale ed internazionale). Insomma un viaggio a tutto tondo tra le norme internazionali e quelle di casa nostra affinché l’operatore di polizia della mobilità possa districarsi nel “cosa fare e come farlo”, nel momento in cui emerge il «problema» di imbattersi in un veicolo in disponibilità di agenti diplomatici, consolari o di appartenenti alle organizzazioni internazionali. È stato quindi scorporato, comma per comma, l’intero impianto dell’articolo 131 del codice stradale nazionale rispetto a: immatricolazione, violazioni, validità e restituzione delle speciali targhe di riconoscimento al termine del mandato, con particolare attenzione all’illustrazione delle caratteristiche costruttive e dimensionali delle targhe e dei relativi documenti di circolazione, non tralasciando un aspetto sostanziale della questione legato alla disamina della speciale carta d’identità, documento non molto noto ai più, rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), e che identifica gli appartenenti al corpo diplomatico, consolare ed il loro seguito accreditato in Italia. Conoscenze, ha sottolineato il docente, che non possono mancare all’interno della «cassetta degli attrezzi», e quindi del bagaglio culturale e di esperienza proprio dell‘operatore di polizia della mobilità che deve saper distinguersi per specificità e specialità dei compiti che gli sono affidati.
Gianluca Fazzolari, Sostituto Commissario della Polizia di Stato
e Franco Morizio, Comandante a r. della Polizia Locale e membro dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi (ACISF)
Ultimo intervento, ma solo in ragione della scaletta per ordine di apparizione, quello di Franco Morizio, Comandante a r. della Polizia Locale e membro dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi (ACISF) il quale durante l’incontro ha affrontato il caso di un incidente stradale, ricollegabile al comportamento del conducente del veicolo con danno alle persone, che non ottempera all'obbligo di fermarsi e di prestare l'assistenza occorrente alle persone ferite. Soprattutto, il docente ha illustrato specificatamente la ricerca delle prove nella circostanza di un rilievo di sinistro stradale mortale, quale conseguenza alla pirateria della strada, laddove con la raccolta e il repertamento di oggetti e cose, che potevano sembrare banali e insignificanti, sarà possibile accertare e contestare a carico degli autori idonee ipotesi di reato. Il luogo del sinistro stradale rappresenta una vera e propria scena del crimine, a tutti gli effetti. Non è un’arma a uccidere una persona ma un veicolo condotto da un soggetto che si è dato alla fuga senza fermarsi e senza prestare soccorso alla vittima. Per questo motivo sono state approfondite le modalità operative da adottare idoneamente nel caso di rilievo di sinistro stradale mortale, con violazione commi 6 – 7 in relazione all’art. 1 dell’art. 189 codice della strada, con la illustrazione di casi pratici.
Che dire una sessione che una volta in più ci inorgoglisce e ci riempie di soddisfazione per il numero di partecipanti e per le note di plauso che abbiamo ricevuto a caldo da quanti ci seguono da oltre trent’anni. Come sempre, è d’obbligo esprimere un particolare e sentito ringraziamento a tutti i numerosissimi partecipanti, ed all’impeccabile organizzazione ed ospitalità ancora una volta offerta dal Gruppo Maggioli (ASAPS).
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